Da Il Sole 24 ORE:
Razionalizzazione della spesa sanitaria, disposizioni in materia di spesa sanitaria (articolo 17, commi da 1 a 3).
La norma prevede la riduzione dei costi della spesa sanitaria, tramite degli obiettivi di spesa che facciano riferimento a costi omogenei. Le Regioni hanno un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi. Testualmente, parte della norma (integrale sul Il Sole 24 ORE), legge:
Conseguimento degli obiettivi tramite: un’intesa Stato-Regioni, da stipularsi entro il 30 aprile 2012; o, in caso di mancato accordo, l’applicazione delle seguenti disposizioni: dal 1° luglio 2012, l’Osservatorio dei contratti pubblici fornisce alle Regioni i prezzi di riferimento dei beni, compresi dispositivi medici e farmaci, prestazioni e servizi, sanitari e non sanitari, individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali, tra quelli di maggiore impatto, in termini di costo, per il Ssn. Le Regioni intervengono, a loro volta, sulla spesa per le prestazioni sanitarie erogate da enti privati accreditati; dal 2013, le aziende farmaceutiche saranno tenute a versare direttamente alle regioni una quota, non superiore al 35% dell’eventuale sforamento del tetto di spesa del 2,4%, fissato per la spesa farmaceutica ospedaliera.
Quale sarà l’impatto, nelle regioni meno virtuose, sulla continuità nell’utilizzo di tecnologie per curare il diabete (t1dm)? Saranno mantenuti i livelli di servizio attuali, o si portà determinare un abbandono nell’utilizzo di microinfusori per tornare a modelli terapeutici “più economici”, fatti di penne e siringhe?
Al momento non possiamo prevedere quali decisioni verranno prese, ma è necessario prepararsi dando consistenza alla voce che dovrà esprimere la difesa alla nostra salute e qualità di vita. Associarsi è l’unica difesa.