The American Diabetes Association’s Scientific Sessions – Philadelphia, PA – June 8-12, 2012
a seguito di prolemi legati alla prima pubblicazione ecco l’ intero articolo: buona lettura
di Adam Brown
Il 72′ congresso nazionale della American Diabetes Association’s (ADA ) ha radunato a Philadelphia più di 17000 partecipanti nei primi giorni di giugno per una delle più grandi conferenze annuali sul diabete. Nei 5 giorni di lavori sono state presentate oltre 160 sessioni di lavoro, più di 380 relazioni, oltre 1500 poster, e piu di 185 aziende erano presenti nell’area espositiva. In queste pagine un resoconto di alcune delle novità più interessanti presentate a Philadelphia
Tutte le novitá sui glucometri, i C.G.M. e il Pancreas Artificiale:
L’ ADA 2012 ha fornito una serie di aggiornamenti nel campo della tecnologia applicata alla cura del diabete che fanno ben sperare. Per quel che riguarda i glucometri sono stati al centro della attenzione i nuovi prodotti incluso il Sanofi iBGStar (vedi il test drive in diaTribe #43), il LifeScan OneTouch Verio IQ (vedi test drive in diaTribe #41), l’ Abbott FreeStyle InsuLinx (vedi il test drive in diaTribe #41), ed il nuovo accuratissimo e preciso Contour Next strips Bayer (atteso questa estate negli U.S.A.). In particolare abbiamo notato molto interesse su migliorie del software, nel rendere più facile lo scarico e l’interpretazione dei dati. Buone nuove dunque, da tempo attese da pazienti e sanitari.
Buone nuove anche per quel che riguarda il Monitoraggio Continuo delIa glicemia ( CGM) : Una delle presentazioni più importanti ha riguardato lo studio su 72 pazienti che hanno testato il sensore G4 Dexcom comparato all’attuale Seven Plus; Il nuovo sensore G4 ha dimostrato di essere significativamente più accurato e più affidabile di circa il 20% nella trasmissione dei dati al ricevitore ( Vedi new now next in diaTribe #43), il nuovo devic Dexcom è stato recentemente sottoposto alla approvazione della FDA , e la società si augura che venga approvato entro la fine del 2012.
Anche Medtronic ha pubblicato all’ADA un poster sul suo nuovo sensore CGM Enlite (recentemente sottoposto alla approvazione della FDA americana insieme alla versione statunitense della pompa insulinica Veo vedi il new now next di questa edizione). L’ Enlite ha dimostrato una accuratezza nei dati maggiore del 20% con misure ridotte del 69% rispetto all’attuale sensore Sof-Sensor.
Più in generale si sono sentiti molti altri interventi su vari argomenti: 1) perchè molti pazienti abbandonino l’utilizzo del sensore a causa di frustazioni, allarmi , sovraccarico di informazioni 2) come misurare la variabilità glicemica e l’importanza di questa misura (non si è ancora giunti ad una parola definitiva ma riteniamo che su questo argomento ci sia ancora molto da scrivere 3) come interpretare i dati scaricati dal CGM (un relatore ha proposto un approccio “macro-micro”, prima analizzando complessivamente i report giornalieri per studiare le tendenze, poi analizzando i dati giorno per giorno).
Ultimo ma solo in ordine cronologico ,il Pancreas Artificiale ha destato molta attenzione: gli sforzi si sono concentrati per migliorare maneggevolezza e praticità di utilizzo, con test effettuati al di fuori dell’ospedale. Il Dr. ED Damiano (Massachusetts General Hospital, Boston) ha esposto il lavoro portato avanti dalla sua equipe sullo sviluppo di un modello di pancreas artificiale basato su un funzionamento bi-ormonale. Il modello si servirà di un apparecchio innovativo che utilizzerà un hardware per la gestione di due pompe Tandem T-slim con insulina e glucagone, un I-phone in comunicazione con le pompe per gestire gli algoritmi di controllo, (non saranno richiesti laptop o tablet) ed un sensore GCM Navigator o Dexcom G4. Il dr Damiano al momento della presentazione indossava un CGM ed ha mostrato ai presenti la serie di misurazioni glicemiche in tempo reale direttamente dal suo i-phone…Magnifico! Per ulteriori informazioni sugli obbiettivi delo studio in atto vedi conference pearls in diaTribe #40.
Abbiamo molto apprezzato la possibilità di partecipare ad un gruppo di ricerca sponsorizzato dal JDRF (Juvenile Diabetes Research Foundation) e dal National Istitute of Health.
I maggiori esperti del settore hanno presentato le novità sulle loro ricerche ed hanno mostrato i loro sistemi resi sempre più portatili. Siamo stati molto contenti di notare così tanto entusiasmo nello sforzo di rendere il pancreas artificiale sempre più alla portata dei diabetici, perché pensiamo che sicuramente nessuno di questi vorrebbe sentirsi legato ad un computer portatile! Per finire abbiamo visto I primi dati forniti dal Sistema controllore delle ipoglicemie ed ipreglicemie progettato da Animas, costituito da un sensore CGM Dexcom Seven Plus , da una pompa insulinica One Touch Ping, e da un algoritmo di controllo letto da un computer portatile (per ora…) . Il sistema aiuta il paziente a mantenere la glicemia in un valore compreso tra 90_140 mg/dl, incrementando o riducendo automaticamente la secrezione di insulina in risposta a variazioni della glicemia verso una valore troppo alto o troppo basso .” Il sistema sta fornendo risultati incoraggianti riuscendo a mantenere la glicemia tra 70 e 180 mg/dl per circa il 70% del tempo , con solo lo 0,2% del tempo in ipoglicemia, risultati, questi, ottenuti nonostante due pasti ricchi di carboidrati e boli insulinici deliberatamente sopra o sotto dosati in alcuni casi più del 50%. Non vediamo l’ora di leggere nuovi studi sul device specialmente se diventerà un sistema ancora più portatile e maneggevole.
Novità nelle insuline
ADA 2012 ha fatto vedere diverse novità nel comparto insuline da parte di Eli Lilly, Novo Nordisk,e Halozyme. Per primi, gli addetti Eli Lilly hanno esposto uno studio comparativo tra la loro nuova insulina basale, LY2605541, e la Lantus Sanofi. Anche se entrambe le insuline hanno mostrato risultati simili in termini di glicemia a digiuno e A1c, LY2605541 ha di mostrato una minore frequenza di ipoglicemie , una minore variabilità glicemica durante il giorno, e una riduzione di circa 500 gr di peso nei pazienti in cura, in contrasto con i circa 250 gr di aumento di peso dei pazienti in cura con Lantus. Tuttavia, LY2605541 ha causato un aumento dei di trigliceridi e di alcuni enzimi epatici, risultati questi che avranno il loro peso allorché l’insulina verrà valutata in studi di maggiori dimensioni. Sempre sul fronte delle insuline basali abbiamo ascoltato la presentazione di Tresiba (degludec di Novo Nordisk) ma non abbiamo trovato niente di nuovo rispetto a quanto da noi già scritto (vedi new now next in diaTribe #37, new now next in diaTribe #33, e new now next in diaTribe #30), aspettiamo di vedere più dati a supporto del conclamato profilo di azione piatto, della lunga durata di azione e sulla affermata riduzione delle ipoglicemie notturne . Novo Nordisk ha già presentato la nuova insulina per la approvazione al F.D.A. ed attende una riposta entro il 29 ottobre 2012.
Sul versante delle insuline rapide, Halozyme ha presentato dati incoraggianti. La casa farmaceutica sta cercando di produrre una insulina ad azione ultrarapida aggiungendo un enzima (PH20) con la funzione di degradare temporaneamente il tessuto connettivo cutaneo permettendo così un assorbimento più rapido dell’insulina. Halozyme sta studiando l’utilizzo del PH20 con due modalità differenti : (1) somministrare il PH20 con una insulina come la Novolog, Humalog, o la Apidra (in associazione) 2) una iniezione di PH20 prima di inesrire il set di infusione di insulina in pompa (“pre-sommministrazione ”). Entrambi i sistemi hanno dimostrato un aumento della velocità di assorbimento dell’insulina somministrata. In uno studio di 117 persone con diabete di tipo I in terapia multiiniettiva, , il PH20 in co-formulazione con Novolog o Humalog ha ridotto il picco post prandiale di glicemia dell’82% rispetto alla Humalog usata da sola, (un altro studio su diabetici di tipo 2 ha mostrato un miglioramento del 21%) . Dati promettenti sono arrivati anche da un altro studio con la somministrazione di PH20 in bolo prima dell’inserimento del set per la pompa insulinica: i pazienti che hanno testato il farmaco hanno avuto un valore medio di glicemia ad un’ora dal pasto di 143 mg/dl rispetto ad un valore medio di 180 mg/dl quando il farmaco non è stato somministrato. Finora non sono sorti dubbi in merito alla sicurezza del farmaco PH20. Sono già in programma ulteriori studi che valuteranno entrambi gli approcci: associazione e pre-somministrazione di PH20, la nostra speranza è che questi primi buoni risultati siano confermati.
I risultati dello studio ORIGIN
Infine , una delle session più attese all’ ADA 2012 è stata quella sui risultati dello studio ORIGIN (Outcome Reduction With Initial Glargine Intervention). Lo studio , iniziato nel 2003 , e sponsorizzato da Sanofi, contava 12.537 partecipanti con prediabete o diabete tipo 2 allo stadio iniziale . ORIGIN fu progettato per dare una risposta alla annosa questione se un controllo glicemico intensivo con insulina e /o un supplemento con gli acidi grassi omega 3, potesse ridurre il rischio cardiovascolare. All’inizio dello studio I partecipanti sono stati randomizzati e divisi in 4 gruppi 1) solo utilizzo di insullina basale Lantus Sanofi, 2) solo utilizzo di acidi grassi omega 3 3) utilizzo sia di Lantus che di omega 3 4) placebo. I 4 gruppi sono poi stati seguiti per un tempo medio di 6 anni
I risultati di ORIGIN sono stati I seguenti.: 1) l’utilizzo di Lantus non ha incrementato il rischio cardiovascolare nè il rischio di tumori , notizie queste rassicuranti per i i pazienti, anche se il periodo di 6 anni preso in esame potrebbe essere troppo breve per definire con sicurezza un incremento o un decremento del rischio. Il trattamento con Lantus, tuttavia, riduce il rischio di progressione della malattia da prediabete a diabete del 28% se paragonato al gruppo che non ha assunto Lantus . 2) Come atteso, il trattamento con Lantus ha provocato un modesto aumento di peso, ed un modesto aumento del rischio di ipoglicemia. 3) Per quanto riguarda gli acidi grassi omega3 non sono state registrate riduzioni del rischio cardiovascolare sebbene si sia avuta una significativa riduzione dei livelli dei trigliceridi. Molti dei diabetologi con i quali abbiamo parlato, pensano che i risultati dello studio ORIGIN non modificheranno il trattamento del diabete e del pre-diabete. Guardiamo però con interesse al prossimo studio proseguimento dell’ORIGIN, lo studio ORIGINALE, che seguirà i pazienti per altri due anni per osservare se vi saranno miglioramenti del rischio cardiovascolare . Noi speriamo di vedere un follow-up ancora più lungo dopo questo.